TOSCANA

Flussi migratori, criteri del Governo per redistribuzione penalizzano la Toscana

Flussi migratori, criteri del Governo per redistribuzione penalizzano la Toscana
Nella giornata di mercoledì 12 si è riunito in prefettura a Firenze il tavolo di coordinamento regionale sui flussi migratori
Flussi migratori, criteri del Governo per redistribuzione penalizzano la Toscana
Convocato dal prefetto di Firenze, Francesca Ferrandino, si è riunito ieri il tavolo di coordinamento regionale sui flussi migratori, con la presenza di tutti i prefetti e i questori delle province toscane, dei sindaci dei Comuni capoluogo di provincia e del presidente di ANCI Toscana, Matteo Biffoni. A questo incontro erano stati invitati, oltre al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, gli assessori Stefano Ciuoffo (immigrazione), Serena Spinelli (politiche sociali) e Monia Monni (Protezione Civile). Il prefetto Ferrandino ha informato i partecipanti che, dai dati forniti direttamente dal Ministero dell’interno, in Toscana arriveranno oltre 3000 migranti (si stima a livello nazionale di raggiungere la soglia dei 50.000 arrivi) e che il criterio assunto dal Governo per la redistribuzione dei cittadini stranieri si baserà per il 70 per cento della popolazione residente in ciascuna regione e per il 30 per cento sull’estensione territoriale.
“Il criterio scelto dal Governo nazionale nuovamente penalizza la Toscana – afferma il presidente Eugenio Giani – la quale come noto è tra le prime regioni italiane per estensione territoriale. Prendiamo atto di come tale criterio venga utilizzato dal Governo solo in determinate occasioni e non su tutte le questioni, penso alla ripartizione dei trasferimenti sanitari, che impattano direttamente le Regioni”.
La ripartizione, presentata in tale riunione, comporterà una distribuzione diversa del flusso dei migranti tra le province della Toscana, andando ad interessare maggiormente i territori di Siena, Grosseto ed Arezzo.
“Il criterio di ripartizione che viene utilizzato dal Governo e che mostra tutti i suoi limiti – affermano il presidente Giani e gli assessori Ciuoffo, Monni e Spinelli – è corretto che venga applicato in modo omogeneo su tutta la regione. Abbiamo confermato la volontà di Regione Toscana nel fare la sua parte, come è stato dimostrato nei recenti sbarchi nei porti di Livorno e di Carrara, ma allo stesso tempo abbiamo ribadito che serve un cambio di passo ed un ascolto maggiore dell’intero mondo del terzo settore, che negli ultimi anni si è allontanato dalla gestione dell’accoglienza”.
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Livorno, articolo pubblicato dalla redazione il giorno 13 Luglio 2023
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