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Vivendi Mediaset indagine per aggiotaggio

Il tentativo di scalare Mediaset è costato a Vincent Bolloré un’indagine per aggiotaggio. È questo il capo d’accusa che ha portato la Procura di Milano ad aprire un fascicolo sul finanziere francese, maggiore azionista del gruppo televisivo Vivendi. E, secondo quanto riportano alcuni quotidiani, a far partire l’azione degli inquirenti è stato un esposto di Fininvest, cassaforte della famiglia Berlusconi, alla Consob, all’autorità per le Comunicazioni e alla stessa Procura. Secondo il Biscione, il gruppo transalpino avrebbe avesse “creato le condizioni” per “far scendere artificiosamente il valore del titolo Mediaset” per poi scalare “a prezzi di sconto”. Aggiotaggio significa infatti divulgare notizie false, o avvalersi di informazioni riservate, per alzare o abbassare il valore di un attività finanziaria, in questo caso le azioni del principale gruppo televisivo italiano, nel cui capitale Vivendi era salita il mese scorso alla soglia del 30%, che avrebbe fatto scattare l’obbligo di presentare un’offerta d’acquisto.

È solo l’ultimo atto di uno scontro totale che aveva visto Vivendi provare a scalare Mediaset per diventarne il secondo azionista e Fininvest, che possiede la maggioranza del Biscione, alzare un muro rastrellando azioni per impedirglielo.Per poi rivolgersi alla Procura per denunciare una manipolazione del mercato. Una partita complessa, fatta di operazioni corsare in borsa, giochi politici. E tribunali.