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La corsa al congresso Pd

La convenzione nazionale chiude la prima fase del congresso Pd e lancia la corsa alle primarie. Si tratta del terzo atto del congresso dopo la votazione nei circoli e le convenzioni provinciali: sarà una corsa a tre tra Renzi, Orlando ed Emiliano, che hanno superato il 5% dei voti.
Renzi, collaboriamo per prossimi 4 anni
“Grazie a chi è qui perché crede che ci sia, non petrolieri e banchieri, ma persone, donne e uomini che vogliono provarci fino in fondo. Che bella una comunità che ha un nome: democrazia. Sono orgoglioso di fare parte di una comunità che crede ancora nella democrazia”. “Nei prossimi quattro anni non si passi il tempo a bombardare il quartier generale”. Lo ha detto Matteo Renzi alla convenzione nazionale del Pd.
Orlando, non puoi dire ce l’abbiamo già fatta
“Da partito della stabilità rischiamo di diventare una fonte di instabilità del sistema”, ha detto Andrea Orlando. “Da partito del riscatto non diventiamo partito della rivincita”, ha aggiunto. Il voto del 4 dicembre ci ha buttato in faccia i giovani, le periferie. Non è solo il 60 a 40 che deve allarmarci, ma la distribuzione geografica di quel No.
Emiliano: partito ha bisogno di contatto umano
“Sono dispiaciuto di non essere lì perché questo partito ha bisogno di contatto umano. Tante persone avevano grande speranza in noi. Pensavano che avremmo costruito un grande laboratorio collettivo. Tutti noi abbiamo l’idea del Pd come il grande luogo della giustizia, dei movimento operai e contadini, siamo quelli della lotta alla mafia, dei diritti civili, siamo quel luogo nel quale la salute pubblica dovrebbe essere centrale e non un cestino da cui prendere soldi”.