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Il Partito Comunista di Livorno diciamo no all’intitolazione della Rotonda a Carlo Azeglio Ciampi

Sin dai tempi antichi le classi dominanti amano lasciare traccia del suo predominio culturale,economico e politico, attraverso monumenti, intitolazioni di piazze, strade e palazzi a figure importanti che le hanno rappresentate. È una legge ineludibile di ogni era, dai romani sino ad oggi. La “memoria condivisa” passa anche da questi atti formali, e serve a sdoganare l’egemonia di una parte esigua della società sui popoli, per normalizzarla, rendendo quotidiano il ridondare dei nomi ai quali, appunto, i luoghi famosi sono intitolati. Se a questo aggiungiamo la retorica della livornesità, come valore “a prescindere”, il pranzo è servito.
Ciampi fu antifascista come tanti, anche monarchici, democristiani, e correnti per noi poco rivendicabili. Gente che possiamo rispettare nel ruolo strettamente legato a quel periodo storico ma che non commemoreremo affatto. Ciampi fu tifoso del Livorno, come ci auguriamo lo siano quasi tutti i nostri concittadini, che per di più emerse come tale solo in un momento storico comodo a cui molti sono legati affettivamente, come gli anni d’oro di Protti e Lucarelli, nel quale un po’ tutti lo erano.
Ciampi è stato governatore della banca d’Italia su nomina di Cossiga per quattordici anni (1979-1993), fu spalla dei vari governi in varie forme e con vari ruoli, anche ad interim, durante tutti gli anni ‘90 attraversando le legislature nel momento nel quale la subordinazione della politica all’economia è stata disegnata, fino ad approdare negli anni 2000 come Presidente della Repubblica per riconoscimento “di quanto fatto”. Governi responsabili di interventi militari e pesanti riforme pagate dalle masse lavoratrici. Protagonista del distacco della Banca d’Italia dal Ministero del Tesoro (primo passo verso l’imposizione dei pesanti vincoli fiscali ai governi),traghettatore verso la moneta unica; Ciampi ebbe un ruolo di prim’ordine nei governi che hanno disintegrato ogni conquista sociale, abolendo il diritto al lavoro e creando la precarietà, avviato le privatizzazioni e svendendo la Repubblica “tanto amata” nel nome di un patriottismo davvero originale all’Europa delle banche che oggi governano al posto della politica stritolando di tasse e vincoli le vite di milioni di famiglie.
Il PD, oggi è tornato in sella in città e a quanto pare gli intitolerà la Rotonda di Ardenza dopo un tentativo fallito nella precedente amministrazione.
Noi, quando diciamo di combattere la destra e una certa sinistra lo facciamo perché crediamo nella lotta alle classi dominanti.
Si deve saper scegliere delle volte, altrimenti la politica diventa liturgia e retorica, appiattimento e codardia, e noi, Partito Comunista, schierati con le masse che tribolano per arrivare a fine mese, stritolati dalla finanza diretta dalle banche, scegliamo senza esitare seppur rimarrà posizione simbolica: per questo diciamo no all’intitolazione della Rotonda a Carlo Azeglio Ciampi.
Ciampi fu grande nella misura in cui agì negli interessi delle classi dominanti e non di quelle
subalterne che difendiamo, e parlando di Livorno, con lo stesso parametro, non troviamo traccia della sua grandezza che si possa osservare in basso nella società.
Ufficio stampa Partito Comunista – Livorno
Livorno, articolo pubblicato il 31 Luglio 2019

RIPRODUZIONE RISERVATA il Gazzettino di Livorno
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