TOSCANA

varie Livorno

Vendeva alcolici in una zona del centro in piena notte: disposta chiusura di cinque giorni di un noto punto vendita di via della Pina d’Oro, gestito da stranieri. Le violazioni risalgono al mese di maggio.

Il Questore di Livorno ha disposto la chiusura per 5 giorni di un noto punto vendita gestito da stranieri, situato in via della Pina d’Oro, tra piazza della Repubblica e piazza Garibaldi. Il titolare, come segnalato dalla polizia municipale, aveva violato un’ordinanza del sindaco per quella zona, dove dalle 21 alle 7 – almeno fino al 31 ottobre – non si può vendere alcolici da asporto. Le violazioni risalgono a lunedì 8 e venerdì 12 maggio, quando i vigili urbani rilevarono la vendita di birra e liquori in quella fascia oraria. FABIO GIORGI
Mercoledì 14 giugno (ore 11) sala cerimonie palazzo comunale, l’assessore Vece, nell’ambito dell’iniziative ‘Etichetta Trasparente Pianesiana’, firmerà di un Protocollo d’Intesa con l’Associazione Nazionale ed Internazionale UPM Un Punto Macrobiotico.
Mercoledì 14 giugno alle ore 11.00, nella sala cerimonie del Comune di Livorno, avrà luogo la firma del Protocollo di Intesa tra il Comune di Livorno e l’Associazione Internazionale Un Punto Macrobiotico (UPM) per la promozione dell’Etichetta Trasparente Pianesiana contro i “crimini alimentari”. Il Protocollo sarà sottoscritto, per conto del Comune, dall’Assessore all’Ambiente Giuseppe Vece e dal Segretario Nazionale UPM Giovanni Bargnesi. Contraffazione, sofisticazione e falsificazione degli alimenti sono i crimini del nostro secolo – sostengono i membri dell’Associazione UPM -. L’immissione sul mercato di alimenti pericolosi per la salute costituisce una preoccupazione sempre più crescente a livello globale. Il Comune di Livorno ha ritenuto pertanto importante avviare questa collaborazione per contribuire a una maggiore conoscenza di tali problematiche e di un modello di etichettatura volontaria e trasparente. L’Associazione Internazionale UPM, fondata nel 1980 dal professore Mario Pianesi conta oltre 80 mila soci; è un Ente con finalità assistenziali e culturali riconosciuto dal Ministero dell’Interno che collabora con Istituzioni, italiane e internazionali per la diffusione di stili di vita ed alimentari più sani, equilibrati e sostenibili. Nel 1980 Pianesi ha ideato un modello di etichettatura che, in aggiunta alle informazioni previste dalla normativa vigente, riporta indicazioni su origine, caratteristiche e impatto ambientale come la quantità di energia, di acqua utilizzata e di CO2 prodotta per ogni prodotto; presentata al Senato nel 2002 ed al Parlamento Europeo nel 2009 e nel 2014, è stata riconosciuta e premiata come strumento di lotta ai crimini alimentari. Secondo l’assessore Giuseppe Vece “La firma di questo protocollo rappresenta un importante strumento per la tutela dell’ambiente e dei diritti dei consumatori. Attraverso l’applicazione di questo modello di tracciabilità delle filiere agroalimentari riusciamo a sapere infatti che cosa acquistiamo per la nostra sicurezza alimentare. Una scelta consapevole che coniuga salute e tutela ambientale”. Il progetto di promozione dell’Etichetta Trasparente rientra nella strategia alimentare che l’Amministrazione comunale sta portando avanti attraverso il percorso partecipativo “Salute”. Il percorso si prefigge una vera “Food Revolution” nel sostenere sul territorio uno sviluppo economico fondato sul benessere dei cittadini e sul benessere dell’ambiente, nonché sul rafforzamento del sistema agro-alimentare locale. Il 22 aprile scorso, in occasione di uno dei numerosi incontri svolti con la cittadinanza, affrontando il tema della dieta sostenibile e dell’importanza dell’informazione al consumatore, fu già annunciata l’importanza dell’introduzione dell’Etichetta Trasparente a garanzia della sicurezza alimentare del cittadino. FABIO GIORGI

Individuate le tre location dove realizzare i tanti richiesti (dai cittadini) bagni pubblici: via del Porticciolo, all’ingresso della Venezia, all’altezza del moletto di Ardenza, e all’altezza della Terrazza. I dettagli.
Uno in Via del Porticciolo, all’ingresso della Venezia, di fianco al comando di polizia municipale; un altro all’altezza del moletto di Ardenza; un altro ancora all’altezza della Terrazza. Sono queste le tre location individuate dal Comune dove realizzare i tanti richiesti (dai cittadini) bagni pubblici. “Contiamo di ricevere il progetto definitivo dagli uffici entro la fine del mese di giugno. Dopodiché pubblicheremo il bando di gara”. Così si è espresso l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Aurigi. Si tratta di strutture che un tempo fungevano già da bagno pubblico. “L’obiettivo – aggiunge Aurigi – è quello di riqualificare l’esistente senza andare a impattare ulteriormente sull’aspetto paesaggistico”. Tuttavia se dal piano emergerà che una ristrutturazione non sarà possibile, il piano B prevede l’impiego di prefabbricati. La spesa complessiva dovrebbe aggirarsi sui 200 mila euro. Per quanto riguarda il centro città, l’area alternativa a via del Porticciolo potrebbe essere via Ginori. FABIO GIORGI