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Salvini: governo parte se può fare cose, ancora qualche altra ora

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Salvini: governo parte se può fare cose, serve qualche altra ora
Ancora ci sono distanze, no ad accordi un tanto al chilo. Si comincia o ci salutiamo
Roma, 14 maggio “Il governo parte, e sarebbe una bellissima avventura, se può fare le cose, se ci rendiamo conto che non siamo in grado di farle non cominciamo neanche. Per questo abbiamo chiesto qualche altra ora”. Lo ha detto Matteo Salvini, dopo il colloquio con Sergio Mattarella al Quirinale. “Se saremo bravi e capaci a trovare la quadra – ha aggiunto il leader della Lega – si parte ma non vogliamo prendere in giro il presidente e gli italiani quando ancora su qualche punto importante ci sono visioni diverse. Gli accordi un tanto al chilo non fanno per noi, speriamo di vederci presto o perchè si comincia o perchè ci si saluta”. “Non stiamo questionando sui nomi – ha voluto precisare Salvini – capisco che la passione giornalistica sia il toto-premier e il calcio mercato, ma stiamo discutendo anche animatamente sull’idea di Italia”. E “ancora su qualche punto importante, penso alle infrastrutture, ci sono visioni diverse”. Per Salvini serve “un programma su cui si parte e si lavora e si tira dritto” e se ci sarà “lo vedremo a prescindere dal toto-nomi che non mi appassiona, mi appassiona il toto-cose. In questo contratto stiamo inserendo tanti punti del programma di centrodestra e nelle prossime ore vedremo se saremo abbastanza bravi”. Questo iter, ha detto ancora Salvini, “qualcuno dice che è irrituale. Non so se è irrituale, sono contento che sia una novità, se serve tempo non è perchè ci scanniamo su chi fa il sottosegretario ma perchè vogliamo avere le idee chiare perchè milioni di italiani vedano cancellata la legge Fornero, abbassate le tasse, approvata la legittima difesa”. “Se vado al governo – ha ripetuto – voglio fare quello che ho promesso, andare fino in fondo eliminando la legge Fornero, ridurre le accise sulla benzina, sull’immigrazione le posizioni, nel rispetto dei diritti umani, di tutte le leggi e di tutti i Trattati, partono da punti distanti ma io mi rifiuto di pensare a un’altra estate e autunno di sbarchi e di business dell’immigrazione. Se parte il governo la Lega deve avere mano libera per tutelare la sicurezza dei cittadini italiani”.

RIPRODUZIONE RISERVATA il Gazzettino di Livorno



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