CRONACA

Le misure del decreto “Cura Italia” da 25 miliardi

Le misure del decreto “Cura Italia” da 25 miliardi
Il governo ha messo in campo una “manovra economica poderosa”, “siamo stati i primi a mettere in campo 25 miliardi di euro a beneficio delle imprese e delle famiglie e attiviamo flussi complessivi per 350 miliardi”.
”Aanche sul fronte della politica a sostegno dell’economia e nessuno, artigiani, liberi professionisti, genitori, nonni, personale sanitario, sarà abbandonato.”.
Queste le parole del premier Giuseppe Conte al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il maxi-decreto denominato “Cura Italia” per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
E’ stato dunque utilizzato tutto il limite di indebitamento di 25 miliardi di euro autorizzato dal Parlamento.
“Con questo decreto noi non esauriamo il nostro compito in economia, siamo consapevoli che non basterà, ma voglio dire a lavoratori, imprese e famiglie che oggi il governo risponde presente e lo farà anche domani”.
Ad aprile, come aveva anticipato anche il sottosegretario all’Economia Antonio Misiani, arriverà un altro decreto con al centro un piano di ingenti investimenti, semplificazione, riduzione delle tasse per rilanciare il Paese.
Cinque le linee di azione del decreto. Al primo posto il “finanziamento aggiuntivo molto significativo per il Sistema sanitario nazionale che vale circa 3 miliardi”.Il secondo capitolo, “che vale più di 10 miliardi”, riguarda il sostegno all’occupazione, la difesa del lavoro e del reddito “affiché nessuno perda il posto di lavoro a causa del coronavirus”. Sul fronte famiglie è prevista l’estensione del congedo parentale a 15 giorni e un voucher baby-sitter da 600 euro (1,6 miliardi stanziati con un bonus ulteriore “speciale” per il personale sanitario) per chi ha bisogno di curare i figli.Sul fronte della legge 104 sono previste “forme di congedo speciale per chi è malato oncologico o immunodepresso o malattie particolari. C’è la possibilità di usufruire del permesso 104 allargato da 3 a 12 giorni al mese ed esteso anche ai familiari: all’interno del decreto si sta cercando di tutelare tutti i cittadini italiani con particolare riguardo ai soggetti più deboli e fragili”. I licenziamenti, poi, saranno congelati con riferimento alle procedure previste dal 23 febbraio in avanti. Arriva poi l’attesa sospensione delle rate di mutui e dei prestiti, con garanzie pubbliche.

Livorno, articolo pubblicato il 16 Marzo 2020

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