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Il Pd avvia il congresso. Bersani: “Renzi ha alzato un muro”

Il Pd avvia il congresso. Bersani: “Renzi ha alzato un muro”
Il Partito democratico ha aperto la fase congressuale, che dovrà, da statuto, concludersi entro quattro mesi. Ma la minoranza ha già fatto sapere che è orientata a non entrare nella commissione che dovrà stabilire le regole. “Siamo a punto delicato. Una parte di noi, me compreso, è convinto che se avanti così il Pd va a sbattere e purtroppo va a sbattere anche una certa idea d’Italia”, ha detto Pier Luigi Bersani. “Noi non diciamo di voler avere ragione per forza, che Renzi deve andare a casa per forza. Diciamo – ha spiegato – che vogliamo discutere una urgente correzione di rotta sui grandi temi. Il segretario ha alzato un muro, ha detto si va avanti così: conta in 3 mesi, congresso cotto e mangiato, dove non sarà possibile aprire una discussione. Ora sentiremo la replica”. Dopo le dimissioni formali del segretario Matteo Renzi, non sono state presentate candidature a segretario. “Sono scaduti – ha spiegato il presidente Matteo Orfini – i temini e non sono state presentate candidature a segretario. Quindi non eleggeremo un nuovo segretario, al termine dell ‘assemblea sarà automaticamente indetto il congresso. Nei prossimi giorni convocherò la direzione”. “L’assemblea nazionale – ha detto a margine dei lavori il vicesegretario Lorenzo Guerini – ha deciso, parte il congresso, è il momento di discutere, il momento massimo di democrazia interna. Chi ha idee e proposte le metta in campo e si confronti. Andarsene per una data è assolutamente sbagliato”. Ora Orfini convocherà la direzione (probabilmente martedì o mercoledì) che dovrà nominare la commissione per il congresso, incaricata di definire tempi e regole della consultazione. Il regolamento dovrà poi essere approvato dalla direzione. La commissione dovrà essere formata con l’ingresso di tutte le anime del partito, ma la minoranza pare al momento orientata a non entrare nell’organismo