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Un’Europa divisa alla ricerca di un futuro L’Europa a più velocità non piace a Est

Un’Europa divisa alla ricerca di un futuro
I capi di Stato e di governo dell’Unione Europea si ritrovano per un vertice che, nonostante il tentativo di ritrovare unità dopo la Brexit, rischia di segnare nuove divisioni tra i Ventotto. Tradizionalmente il Consiglio europeo di primavera è dedicato ai temi dell’economia. Il presidente della Bce, Mario Draghi, farà una relazione sulla situazione che sta attraversando la zona euro. Nel momento in cui la crescita è tornata in tutti e 28 gli Stati membri, i leader dovrebbero concentrarsi su altre priorità, come i migranti e la difesa. Ma i leader sono divisi su altre due questioni che potrebbero surriscaldare la riunione dei capi di Stato e di governo: la conferma di Donald Tusk alla presidenza del Consiglio europeo per altri due anni e mezzo e la proposta sostenuta da Germania, Francia, Italia e Spagna di una “Europa a piu’ velocità” per rilanciare le sorti dell’Ue.
L’Europa a più velocità non piace a Est
L’Europa a più velocità, una delle cinque opzioni che il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, ha offerto ai capi di Stato e di governo sul futuro dell’Ue dopo la Brexit. Al mini-summit di Versailles lunedì, i leader di Francia, Germania, Italia e Spagna hanno detto di voler schiacciare l’acceleratore dell’Europa a più velocità, lanciando cooperazioni rafforzate in settori come la sicurezza e la difesa. Ma alcuni paesi dell’Est vedono il progetto come un tentativo di escluderli e punirli per non aver accettato rifugiati durante la crisi dei migranti. “le decisioni prese a Versailles sono destinate a rafforzare il processo di disintegrazione dell’Ue che è iniziato con la Brexit”, ha detto il nazionalista Kaczynski martedi’. Tusk ha dato voce alla frustrazione dei paesi dell’Est, quando ha lasciato filtrare il suo pensiero: “Se a Roma deve nascere un nuovo bambino, il suo nome deve essere unità e non multi-velocità“, hanno spiegato nel suo entourage. Agli occhi di Tusk, l’Europa a più velocità è “più un avvertimento che un obiettivo”.
La bozza di dichiarazione di Roma che sarà discussa dai leader venerdì cerca di trovare un difficile equilibrio. “Siamo determinati a rendere l’UE più forte e resiliente. Dobbiamo mostrare più unità e solidarietà tra gli Stati membri dell’Ue. L’unità è una necessità, non un’opzione”, dice il testo anticipato dal Guardian. Ma occorre riconoscere che “alcuni di noi possono muoversi più rapidamente in alcuni settori, tenendo la porta aperta a quelli che vogliono aderire più tardi”. I leader dovrebbero mettersi d’accordo su una “unione indivisa e indivisibile, che agisce insieme ogni volta che è possibile” ma “a velocità e intensità diversa ogni volta che è necessario”.