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Sequestrati 5,6 milioni di euro ad un noto imprenditore livornese di 70 anni

Sequestrati 5,6 milioni di euro ad un noto imprenditore livornese di 70 anni. Secondo la ricostruzione dei finanzieri, l’anziano aveva conferito il suo patrimonio – compresi 84 immobili – in due gruppi che continuava a gestire.
I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Livorno hanno dato esecuzione, su ordine della Procura della Repubblica di Lucca, a un decreto – emesso dal gip del tribunale lucchese, Antonia Aracri – finalizzato al sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, quote societarie e immobili conferiti in modo fittizio da un imprenditore livornese 70enne in due trust formalmente costituiti a Lucca. Il provvedimento scaturisce dalle indagini condotte dal gruppo della guardia di finanza di Livorno, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Lucca, nella persona del sostituto procuratore Ingangi. L’imprenditore livornese, attivo nel settore delle compravendite e delle locazioni immobiliari, aveva circa 500mila euro di debiti verso l’Erario per imposte, relative ad affitti nel tempo incassati, mai pagate. Le investigazioni hanno consentito di svelare come l’imprenditore, con lo scopo di rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva da parte dell’Erario, nel 2014 si fosse spogliato di tutti i beni mobili e immobili di proprietà (ben 84 immobili, anche di pregio, e quote sociali) conferendoli in due trust con sede formale a Lucca. Il trust è un istituto giuridico di matrice anglosassone, da lungo tempo recepito nell’ordinamento italiano, attraverso il quale un soggetto disponente, definito settlor, aliena beni o diritti di sua proprietà al trust, affidandoli alla gestione di un soggetto terzo che viene definito trustee: in questo modo i creditori del settlor, compreso l’Erario, non possono soddisfarsi sui beni conferiti in trust perché essi sono nella disponibilità del trustee. Non di rado si assiste, tuttavia, a utilizzi impropri di tale strumento giuridico che, essendo diretto alla creazione di un patrimonio autonomo e segregato rispetto al disponente, può prestarsi a possibili finalità fraudolente. Il non genuino scopo dell’operazione immobiliare architettata dall’imprenditore non è passata inosservata alle Fiamme Gialle livornesi. Analizzando i contratti stipulati dall’imprenditore, è stata appurata la coincidenza – nella persona dell’indagato – della figura del settlor e del trustee: l’imprenditore aveva ceduto solo formalmente i suoi beni ai due trust, ma continuava ad avere un potere di ampia gestione del patrimonio immobiliare, riscuotendo – tramite gli stessi trust – gli affitti per la locazione dei numerosi appartamenti, garage e locali commerciali e percependo addirittura un compenso per tale attività gestoria. Inoltre, in relazione ai proventi così accumulati, i due trust hanno sistematicamente omesso la presentazione delle dichiarazioni ai fini delle imposte sui redditi, occultando all’Erario gli ulteriori ricavi percepiti (dato in corso di quantificazione). La creazione dei due trust è così risultata essere stata attuata al solo fine di sottrarre alla procedura di riscossione coattiva l’ingente patrimonio immobiliare, oltre che a sottrarre materia imponibile al Fisco. L’imprenditore è stato quindi denunciato per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte alla Procura della Repubblica di Lucca, competente in ragione del luogo di consumazione del reato, dato che la sottoscrizione dei contratti istituitivi dei due trust è avvenuta presso lo studio di un notaio lucchese. In sede di esecuzione del provvedimento cautelare, nella giornata di lunedì 8 maggio, i militari hanno provveduto a ricostruire – anche valorizzando il patrimonio informativo a disposizione attraverso le molteplici banche dati in uso – il patrimonio oggetto di fittizia spoliazione: il valore complessivo è di circa 5,6 milioni di euro, così sono state sottoposte a vincolo le disponibilità finanziarie, le quote sociali e tutti gli immobili sottratti all’esecuzione fiscale. FABIO GIORGI