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La “nuova casa” di Bersani e Pisapia non prevede sconti al segretario del PD

La “nuova casa” di Bersani e Pisapia non prevede sconti al segretario del PD

Non una “mera alleanza elettorale” bensì una vera e propria “nuova casa”, che guardi “al futuro” senza però rinnegare “il passato”. La parola d’ordine è “unità“, perché “solo uniti si vince”. E del resto, “c’è un popolo che vuole stare insieme e non capisce come ci si possa dividere, ed è per quel popolo che dobbiamo andare avanti, guardando agli obiettivi concreti che sono gli stessi”. Giuliano Pisapia lancia dal palco storico dell’Ulivo, piazza Santi Apostoli a Roma, un “nuovo soggetto”, che oggi “si chiama Insieme” ma il vero nome, quello definitivo, “lo sceglieremo insieme”. Insieme, questo è il mantra, il leitmotiv della giornata di Pisapia, Bersani e degli altri esponenti che hanno voluto essere presenti al battesimo romano. Unità e, soprattutto, “discontinuità netta” con le politiche finora messe in campo le parole chiave.

Dal palco di Santi Apostoli nessuna carezza per Renzi, nessuno sconto al segretario del Pd. Ma se Bersani è più duro, Pisapia è meno tranchant, anche se non risparmia critiche, quando dice che la “sinistra non è autosufficiente”, quando dice che la politica vera non è fatta di “tanti like o dell’io, ma è fatta del noi”. E mette in chiaro: “Non mi interessano le polemiche o gli attacchi personali”, per questo non “ho parlato da otto giorni”, nessun commento sulla sconfitta delle amministrative. Ma è da lì che per Pisapia si deve ripartire: perché se è vero che non bisogna negare che i ballottaggi sono stati “una sonora sconfitta” è altrettanto vero che è da lì che si deve ripartire per costruire “una nuova casa”. Pisapia indica i primi ‘riferimenti’ del nuovo soggetto e non è un caso se cita Don Milani, Mandela, Rodotà, Neruda e Romano Prodi.