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Italia nella morsa del freddo


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Italia nella morsa del freddo

Un’ampia circolazione ciclonica, derivante dalla saccatura atlantica presente sull’Europa occidentale, continua a determinare condizioni di maltempo sulle regioni settentrionali dell’Italia, apportando precipitazioni localmente intense, anche a carattere temporalesco, e abbondanti nevicate a quote di montagna.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della protezione civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello di ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità.
L’avviso prevede dal primo mattino di martedì 9 gennaio il persistere di precipitazioni, anche a carattere temporalesco, su Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna, con nevicate abbondanti al di sopra dei 1200-1400 metri sulle Alpi occidentali e al di sopra dei 1600-1800 metri sulle Alpi orientali, in abbassamento rispettivamente fino a 1000 e 1200 metri.
Secondo l’ultimo bollettino Arpa, il livello valanghe in Piemonte raggiungerà il grado 5 a causa della densità e dell’umidità della neve fresca che rendono il manto nevoso molto instabile, tanto che, si legge «sono attese le valanghe spontanee di grandi dimensioni dai siti che non si sono ancora scaricati». In particolare, precisa la nota, «sono possibili valanghe spontanee diffuse di medie e grandi dimensioni con possibile interessamento della viabilità e delle infrastrutture di fondovalle».
Proprio a causa della caduta di una valanga, in serata è stata chiusa al traffico la strada regionale della valle di Gressoney. La massa nevosa è precipitata sulla sede stradale tra Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinite’, con quest’ultima località che è rimasta isolata. Sul posto stanno operando mezzi spazzaneve per aprire un varco. La strada – secondo quanto si è appreso – resterà chiusa tutta la notte.
La situazione più delicata è a Breuil/Cervinia, dove è stata nuovamente disposta la chiusura della strada regionale per il pericolo valanghe: sono circa 5.000 i turisti e i residenti rimasti isolati fino alla revoca del provvedimento. «Dal mattino sono caduti a Plan Maison (2.561 metri di altitudine) 90 centimetri di neve e nella notte ne cadrà altrettanta. Non vorremmo dover gestire un’eventuale emergenza nella notte. Per questo abbiamo consigliato al commissario di disporre la chiusura», spiega Giuliano Trucco, guida alpina e membro della commissione valanghe. Martedì anche scuole e impianti di sci chiusi nella località turistica valdostana.
In serata la circolazione ferroviaria è stata sospesa tra Pietra Ligure e Albenga (Savona), lunga la linea internazionale Genova-Ventimiglia, per la disconnessione degli impianti nella stazione di Loano a seguito del maltempo che ha interessato la zona con un violento nubifragio. Trenitalia informa che ci sono ritardi per i treni in viaggio e che è stato attivato un servizio sostitutivo con bus.