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Israele, iniziato sgombero abitanti Amona

L’esercito israeliano ha dato il via allo sgombero dell’avamposto illegale ebraico di Amona in Cisgiordania. Lo riferisce la Radio Militare. Sul posto ci sono giovani manifestanti e abitanti che intendono opporsi con resistenza passiva all’evacuazione decisa dalla Corte Suprema a Gerusalemme. Oltre all’esercito ad Amona ci sono circa 100 agenti della guardia di frontiera.    L’esercito mercoledì ha dato un ultimatum agli abitanti per lasciare Amona che è stata dichiarata zona militare chiusa. Da stanotte sono affluiti sul posto centinaia di giovani per dare mano forte ai residenti di Amona (in tutto circa 40 famiglie) nel resistere all’ordine di evacuazione.
Secondo i media i manifestanti hanno iniziato a lanciare pietre contro le forze di sicurezza impegnate nello sgombero.    Amona si trova nei pressi dell’insediamento di Ofra a non molta distanza da Gerusalemme. La Corte Suprema, dopo una lunga battaglia legale, ha deciso per lo sgombero del posto che è costruito su terra palestinese privata. Il governo ha poi raggiunto un accordo per ricollocare le famiglie in un altro luogo ma i terreni devono ancora essere individuati e la Corte si deve ancora pronunciare sulla validità dell’accordo con gli abitanti dell’avamposto. Ad Amona è presente anche il ministro dell’agricoltura Uri Ariel del partito ‘Focolare ebraico’ vicino al movimento dei coloni. Un deputato dello stesso partito Bezalel Smotrich, citato dai media, ha definito lo sgombero “come un brutale stupro” ai danni dei residenti e per questo è stato criticato dall’opposizione.