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Finiscono in carcere padre e figlio i due, erano agli arresti domiciliari, avevano aggredito e minacciato anche di morte il padrone di casa dove vivevano

Finiscono in carcere padre e figlio i due, erano agli arresti domiciliari, avevano aggredito e minacciato anche di morte il padrone di casa dove vivevano
Finiscono in carcere padre e figlio i due, erano agli arresti domiciliari, avevano aggredito e minacciato anche di morte il padrone di casa dove vivevano, in via Nenni a Collesalvetti. Per i due, complessivamente, quasi sei anni da scontare, con le accuse di estorsione, rapina, lesione e danneggiamento.

Con l’accusa di estorsione, rapina, lesioni e danneggiamento, un uomo di 59 anni e suo figlio di 23 sono finiti in carcere, a Livorno. Padre e figlio sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Collesalvetti in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Pisa. Il 59enne deve scontare 2 anni e 9 mesi, mentre suo figlio 2 anni e 11 mesi. Gli arrestati, che erano già ai domiciliari in un appartamento di Collesalvetti, si erano resi protagonisti di vari episodi di minaccia ed intimidazione anche ai danni del proprietario di casa (in via Nenni), che, nel corso del maggio del 2014, avevano anche aggredito fisicamente. Dapprima avevano minacciato di morte il padrone di casa, pretendendo di restare con la forza nell’appartamento di lui. I due non si erano fermati di fronte agli arresti domiciliari: i due avevano vantato diritti sull’abitazione da loro occupata. Tuttavia, il tribunale non aveva riconosciuto alcun diritto sulla casa da parte dei due e infatti ha poi emesso un provvedimento esecutivo nei confronti dei due inquilini.
Solo che la decisione del giudice non placò le acque. I carabinieri della stazione di Collesalvetti infatti scoprirono che i due, dopo la decisione presa dal tribunale, erano tornati a minacciare di morte il proprietario dell’abitazione, tanto che l’autorità giudiziaria ha ritenuto necessario disporre l’aggravamento della misura in atto (i domiciliari proprio in quella casa di Colle) con il trasferimento in carcere dei due indagati. I carabinieri della stazione di Collesalvetti insieme ai colleghi del Nucleo radiomobile hanno accompagnato i due malviventi in carcere. FABIO GIORGI