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Cinesi chiedono proroga, cessione del Milan

Cinesi chiedono proroga, cessione del Milan sempre più a rischio
I termini per il closing della vendita del Milan alla Sino Europe Sport (SES) sono scaduti il 3 marzo. Ora, per un ‘gentlemen agreement’, i cinesi avranno il tempo fino a venerdì 10 per versare 100 milioni di caparra e chiudere in un secondo tempo con gli altri 220 milioni necessari all’acquisto del Milan. Sulla questione interviene lo stesso Silvio Berlusconi che, in un’intervista esclusiva a Il Tempo in edicola domenica, spiega che “i cinesi ci hanno chiesto una ulteriore breve proroga e in questo non vedo nulla di preoccupante”. L’attuale proprietario della società rossonera spiega poi: “Gli investitori hanno versato caparre considerevoli a riprova della serietà delle loro intenzioni. Questo è importante non solo per il gruppo Fininvest ma soprattutto per i tifosi del Milan”.
Il consorzio SES capitanato dal misterioso uomo d’affari Li Yonghong, che avrebbe dovuto acquisire il 99,93% delle quote del Milan, ha chiesto a Fininvest di rinviare il closing, atteso il 3 marzo, per mancanza di fondi. Casa Milan sta valutando una proroga per fine marzo, secondo quanto trapela da fonti vicine alla trattativa. La decisione è attesa nelle prossime ore. Questa proroga verrebbe accettata solo in cambio di una garanzia: il versamento della terza caparra da 100 milioni di euro.
Ai 200 milioni di euro già versati, se ne devono aggiungere altri 320, cui vanno sommate le garanzie bancarie, arrivando così a un totale di 700 milioni. Senza contare il ripianamento delle perdite del club, nonché adeguate garanzie sui futuri investimenti. Di recente sulla stampa italiana si sono rincorse voci su possibili forme rateali di pagamento, facendo quindi dubitare che i nuovi investitori siano realmente in possesso della liquidità necessaria e della garanzie bancarie sufficienti a chiudere l’operazione nei termini indicati dalla lettera di intenti firmata il 5 agosto scorso.