Con i lavoratori per cambiare la manovra economica

27/11/2024 Giovanni Garfagnoli

Con i lavoratori per cambiare la manovra economica di segno recessivo del Governo Meloni
L’ Unione comunale di Livorno del Partito Democratico esprime condivisione con le motivazioni e con gli obiettivi fondamentali che stanno alla base dello sciopero generale proclamato a livello nazionale da CGIL e UIL per il giorno venerdì 29 novembre e che, nel caso della Toscana, vedrà la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori livornesi – insieme a quelli di tutte le altre province – a una grande manifestazione a Firenze.
Lo sciopero è stato indetto per contestare e per cambiare “ una manovra contro il lavoro “ come giustamente hanno sottolineato le organizzazioni sindacali. Quella del Governo Meloni, a nostro avviso, infatti è una manovra economica antipopolare.
il PD si sta battendo in questi giorni per una profonda modifica della Legge di Bilancio 2025 e degli altri provvedimenti governativi collegati, al momento in fase di discussione in Parlamento, presentando proposte alternative finalizzate alla giustizia sociale, alla crescita, agli investimenti, al sostegno dei salari e delle pensioni, all’aumento dell’occupazione senza precarietà.
In particolare sosteniamo alcune priorità basilari su cui concentrare risorse finanziarie e impegni concreti. In estrema sintesi sono 5: sanità pubblica; istruzione, università e ricerca; lavoro e salari; politiche industriali; diritti sociali e civili da considerare nel loro insieme.
1. Sanità. Dopo anni di tagli e impedimenti occorre una svolta. Aumentando prima di tutto le risorse destinate al settore. Insieme alle altre opposizioni del campo progressista il PD chiede 5,5 miliardi di euro in più per il Servizio Sanitario Nazionale, di cui due miliardi per nuove assunzioni, uno per le politiche di prevenzione, 400 milioni per l’incremento delle retribuzioni del personale abolendo in contemporanea il tetto alle assunzioni che toglie ossigeno al sistema. Attraverso queste misure si possono e si devono contenere e ridurre i tempi delle liste di attesa riportandole alla normalità.
2. Enti locali. Invece di sostenerli in quanto organi di governo più vicini al cittadino la manovra governativa prevede in un arco di pochi anni tagli per 7 miliardi di euro e il mantenimento di un consistente blocco del turn over. La scure dell’austerità colpisce anche la scuola, la formazione, l’università e la ricerca manifestando una miopia rispetto al futuro del Paese.
3. Redditi,pensioni e lavoro. Le promesse, spesso demagogiche, fatte dalle forze politiche che oggi compongono la maggioranza di governo si sono dissolte e talvolta capovolte. Anche qui restrizioni. Noi invece siamo per il superamento del precariato e per il riconoscimento della piena dignità del lavoro e di chi è in pensione.
4. Diritti civili, assolutamente da salvaguardare a partire dal superamento degli ultimi provvedimenti repressivi in materia di sicurezza.
5. Politiche industriali e investimenti. In un momento di crisi del mercato dell’auto si tagliano 4,6 miliardi di euro al settore automotive. Non vi è traccia, nella politica governativa, di vere politiche industriali. Gli investimenti pubblici sono quasi scomparsi. Ci salvano, in parte, soltanto i fondi europei del PNRR ottenuti non dal governo Meloni, ma da quelli precedenti.
Fonte Unione comunale di Livorno del Partito Democratico
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Livorno, articolo pubblicato dalla redazione il giorno 27 Novembre 2024
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