Rugby di A. L’Unicusano Livorno rende visita al Romagna
Rugby di A. L’Unicusano Livorno rende visita al Romagna, nel ricordo di quel successo record ottenuto a Cesena (contro l’Olidata) 30 anni fa.
La vittoria più larga ottenuta in campionato dal Livorno Rugby nella sua gloriosa storia sportiva, iniziata nel 1931, è stata centrata esattamente 30 anni fa, proprio a Cesena. La gara in questione era valida per la 9° giornata della prima fase del campionato di A2 1994/95. La squadra cesenate – all’epoca sponsorizzata Olidata – e quella biancoverde – all’epoca sponsorizzata C.D.C. – erano inserite nel girone territoriale D. Quell’incontro si concluse con l’eloquente punteggio di 15-123 per gli scatenati ospiti. È stata una delle tante memorabili tappe di una stagione biancoverde eccezionale, culminata con la trionfale promozione in A1, torneo che all’epoca vedeva realmente al via tutte le migliori compagini italiane (solo qualche tempo sono nate le franchigie attive ‘solo’ nelle competizioni internazionali). Quella formazione livornese, allenata dal tecnico ‘storico’ biancoverde, l’indimenticato Guglielmo Prima, era davvero forte. In rosa, tra gli altri, Massimo Goti, Gianluca Guidi, Andrea De Rossi, Shaun Bell ed un giovanissimo Luca Battagello. Tra i protagonisti di quella annata anche Luca Terreni, il terza linea, implacabile con i suoi placcaggi, che ha ci ha lasciato prematuramente, ad appena 41 anni, l’8 agosto 2003.
SI TORNA A CESENA. A Cesena, sul campo ‘Cervese Sud’ (drop d’inizio alle 14:30, arbitro Giorgio Sgardiolo di Rovigo), l’Unicusano Livorno Rugby giocherà questa domenica. Di fronte ai biancoverdi ci sarà il Romagna, una realtà sinergica, nata nel 2006, che ha il suo quartier generale a Cesena, ma che rappresenta una vasta area del territorio romagnolo. Un sodalizio con basi solide, al suo settimo anno (non consecutivo) in A. Il Romagna, dopo la rocambolesca retrocessione del 2023 dalla A alla B (era stata inserito nel durissimo girone del nord-est), non ha perso slancio ed entusiasmo e, con un cammino record (21 vittorie, 1 pareggio e 0 sconfitte) ha dominato il campionato della cadetteria 23/24, girone 2 (il raggruppamento del centro), per tornare in A (chimiamola A2, vista la riforma dei campionati). Stavolta è stata inserita nel girone del centro-sud, quello nel quale sono impegnate anche due squadre toscane, quattro laziali, due abruzzesi ed una campana. Il Romagna sembra destinato a lottare per le zone medio-alte della classifica. Figura a quota 6, al terzo posto. Ha perso, non senza una buona dose di sfortuna, 29-27 sul campo della Napoli/Afragola (per gli ospiti solo il brodino insipido relativo al bonus-difesa) e poi, nel suo esordio casalingo, ha travolto 57-18 un’altra neo-promossa, quella del Rugby L’Aquila.
ESAME DI MATURITA’. Per l’Unicusano, quello di Cesena (terza giornata del girone 4 di A), sarà un test delicato ed importante. Si preannuncia un tipo di incontro ben diverso rispetto a quello disputato la settimana scorsa, in casa con una formazione, quella della Villa Pamphili Roma destinata a soffrire non poco per centrare il traguardo salvezza. I labronici, contro i capitolini, si sono imposti 87-0. L’Unicusano, che nella gara di apertura del campionato avevano perso 30-16 sul terreno di un’altra squadra della Città Eterna, la Roma Olimpic, sono sesti a quota 5. A Cesena servirà una prova ricca di spessore per imporsi e caricare sul pullman un buon bottino di punti (possibilmente cinque). Occorrerà grinta e raziocinio. Per ottenere brillanti risultati non necessariamente si deve dominare la scena, così come successo con la Villa Pamphili. Contro squadre attrezzate, si devono gestire anche le fasi meno facili, si deve lottare su ogni pallone, si deve mostrare concretezza anche in fase difensiva e sfruttare con cinismo le occasioni (tante o poche che siano) propizie. Mancherà per squalifica il tallonatore Echazu Molina, espulso per proteste nel finale dello sfortunato confronto con la Roma Olimpic (per lui in tutto tre settimane di stop).
ROSA DI SPESSORE. I biancoverdi, per la categoria, possono contare su una rosa di spessore: a disposizione di Riccardo Squarcini, oltre al nucleo ‘storico’, formato da atleti esperti, che già nella scorsa annata hanno sfiorato il passaggio in A1, anche tanti giovani e giovanissimi, freschi reduci dalle brillanti esperienze accumulate a livello under. L’Unicusano, in gran parte, è costruito in casa: nel roster, quasi esclusivamente, elementi nati e cresciuti nel proprio vivaio. Al termine della regular season solo le prime di ciascuno dei gironi 2, 3 e 4 di A (di fatto i gironi territoriali della serie A2) celebreranno l’ingresso nei playoff. I livornesi devono pensare una gara alla volta, anche se la netta sensazione è che la corsa playoff sia da concentrare sulla Roma Olimpic. Intanto il pensiero è da rivolgere solo all’incontro di Cesena, dove trenta anni fa fu centrato un successo ‘storico’.
FOTO A CURA DI ALESSANDRA LAVORENTI
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Livorno, articolo pubblicato dalla redazione il giorno 24 Ottobre 2024
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