CRONACANews

Salvini pressa per il voto, con l’M5S è scontro su Iva, inciuci e tempi



Salvini pressa per il voto, con l’M5S è scontro su Iva, inciuci e tempi

Dopo l’ufficializzazione della crisi, oggi è stata la giornata delle accuse incrociate tra Lega e M5s, ma anche quella dell’avvio della partita sui tempi per il passaggio in Parlamento di Giuseppe Conte.
Presentata la mozione, il punto è quando votarla, dato che il Parlamento è chiuso e deve essere convocato a domicilio. La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha convocato la conferenza dei capigruppo per lunedì alle 16.
Serve un accordo per stabilire la data della seduta. I leghisti la vorrebbero subito, “Tutti i parlamentari della Lega saranno a Roma già da lunedì, non esiste che qualcuno dica che non si può far lavorare i parlamentari a ferragosto.”, ha scandito. Non tutte le opposizioni, però, sono d’accordo e vorrebbero rimandare la convocazione al 19 o al 20 agosto, ipotesi che al momento sembra la più verosimile. Il M5s assicura di non volersi mettere di traverso su un rapido iter della crisi, ma prima chiede di votare alla Camera il via libera definitivo alla riforma costituzionale che prevede il taglio dei parlamentari. “Non c’è nessun problema ad andare al voto. Anzi, dopo quel che è successo ci corriamo alle urne però tagliamo 345 poltrone e risparmiamo mezzo miliardo di euro”, ha fatto sapere Luigi Di Maio.
Se non ci fosse l’accordo dei gruppi, il M5s potrebbe anche raccogliere le firme per la convocazione della seduta. Al di là del merito, però, il via libera alla riforma comporterebbe (tra promulgazione, referendum, adeguamento della legge elettorale) uno slittamento delle politiche di almeno 6 mesi, cosa che sicuramente la Lega non accetterà.
Il punto i pentastellati lo faranno nella riunione congiunta dei gruppi convocata per lunedì alle 10.30. Per loro il problema è anche quello di cominciare a pensare a come presentarsi al voto, dato che la regola dei due mandati (se non modificata), porterebbe all’uscita di molti ‘big’, a partire dallo stesso Di Maio. Una delle ipotesi che si fa strada è che il vicepremier possa essere confermato capo politico, mentre Alessandro Di Battista tornerebbe in pista come candidato.
Per la Lega “se qualcuno la tira per le lunghe avrà sulla coscienza un eventuale aumento dell’Iva”.
Livorno, articolo pubblicato il 9 Agosto 2019

RIPRODUZIONE RISERVATA il Gazzettino di Livorno
leggi e diffondi #ilgazzettinodilivorno.com il Gazzettino di Livorno punto com
Quotidiano indipendente

Diventa anche tu abbonato sostenitore di un quotidiano indipendente invia il tuo contributo sostenitore 25 Euro annue a:
Play sistem editoriale
Via mondolfi 262
57128 Livorno Italy
IBAN   IT62N 06915 13913 000 000 249380
Riceverai un simpatico gadget



Contatore utenti connessi




Rich Media