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Un’operazione della Questura di Lucca individua rave party nella Val di Compito

Un’operazione della Questura di Lucca porta all’ individuazione degli organizzatori del rave party nella Val di Compito
Dalle prime ore di domenica la Questura di Lucca ha coordinato un’operazione di controllo sul rave party organizzato abusivamente nelle campagne della Val di Compito.
Le pattuglie della Polizia e dei Carabinieri hanno, innanzitutto, bloccato le vie di accesso alla spianata e frenato l’accesso di ulteriori numerosi partecipanti che avrebbero dato ancora maggiore impulso all’iniziativa.
Inoltre sono state identificate circa sessanta persone che defluivano dalla manifestazione.
Ma gli sviluppi più interessanti sono avvenuti nella tarda mattinata di ieri allorchè, durante l’ininterrotto monitoraggio dell’area, gli uomini della DIGOS, della Squadra Mobile e dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Lucca hanno dapprima individuato il gruppo di organizzatori del rave party e poi, alla prima finestra di opportunità, li hanno fermati, svelando un interessante retroscena dell’evento.
Le persone fermate, infatti, viaggiavano a bordo di tre mezzi pesanti su cui erano trasportate le costose apparecchiature di un impianto di diffusione sonora utilizzato nella circostanza, tra cui amplificatori, casse, consolle per dischi, un quadro elettrico, due gruppi elettrogeni, un congelatore a pozzo, filo elettrico, cassette varie di attrezzi e cavi (le foto nella sezione “Gallerie”). Insomma, l’impressione degli investigatori è stata quella di trovarsi di fronte ad una vera e propria macchina perfettamente oliata, capace di attivarsi all’occorrenza su tutto il territorio nazionale.
Una sensazione che ha trovato conferma nel riscontrare che le sei persone fermate, di un’età compresa tra i ventuno e i trentasei anni, avevano una variegata provenienza territoriale, essendo residenti nelle province di Grosseto, Livorno, Parma, Ascoli Piceno e Terni.
Ma la sorpresa maggiore è stata quella di rilevare che tutti avevano precedenti specifici riconnessi all’organizzazione di rave party, come il delitto di invasione di terreni, per cui risulta alta la probabilità che costituiscano un tassello importante nella filiera che gestisce tale tipo di manifestazioni.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e i fermati sono stati indagati, oltre che per invasione di terreni, anche per disturbo del riposo delle persone, apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e trattenimento.
A tutti i fermati è stato anche inibito, con provvedimento del Questore di Lucca, il ritorno nelle zone dove si è svolto il rave party, dopo essere stati muniti di foglio di via obbligatorio.
Misure alquanto dure che mirano da un lato a lanciare un preciso segnale a tutti coloro i quali intendano per il futuro ripetere iniziative simili nel territorio lucchese, evidenziando che non saranno certe prive di conseguenze, e, dall’altro, a rassicurare la popolazione destinataria degli indesiderati disturbi sonori.
Viene anche tutelato il profilo della sicurezza pubblica, poiché spesso i rave party, per le modalità con le quali sono realizzati, specialmente emissione di musica assordante e ripetitiva, producono gravi effetti sul fisico di molti giovani, frequentemente debilitati dall’abuso di alcool e droghe, fino ad arrivare talvolta alla perdita della vita.