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Uccise con un colpo di carabina il cane Snoopy: 39enne condannato a qualche ora di lavoro di pubblica utilità


Uccise con un colpo di carabina il cane Snoopy: 39enne condannato a qualche ora di lavoro di pubblica utilità e ad un risanamento nei confronti dei padroni dell’animale pari a 15mila euro. La reazione della Lega Nazionale Difesa del Cane.

A fronte dell’accettazione del giudice del tribunale di Livorno della richiesta difensiva dell’imputato (reo confesso di aver ucciso nel 2015 il cane Snoopy con un colpo di carabina) il processo della “messa alla prova” è stato sospeso. In sostanza il procedimento penale che ha visto alla sbarra il 39enne processato per il capo d’accusa relativo a “uccisione di animali” (secondo l’articolo 544 bis del codice penale, che nello specifico recita: chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni) si è concluso con una decisione che vedrà l’uomo affrontare qualche ora di lavoro di pubblica utilità durante la settimana (per un periodo totale di otto mesi) e un risarcimento nei confronti dei padroni dell’animale ucciso pari a 15mila euro. Al Comune di Livorno invece, parte civile nel processo insieme alle altre associazioni a difesa degli animali, una cifra di 500 euro da versare come donazione al canile. Dopo l’esito del procedimento penale, iniziato lo scorso maggio, sono state le polemiche in ambito animalista. Dalla Lega Nazionale Difesa del Cane, si commenta: “Siamo delusi. Il magistrato in questo caso aveva la possibilità di scegliere e purtroppo ha scelto di non dare la giusta importanza a un gesto grave come quello di imbracciare un fucile e sparare contro esseri viventi senza colpa come Snoopy e un piccione, entrambi uccisi a poca distanza l’uno dall’altro dalla stessa persona”. FABIO GIORGI