Restano gravi i fidanzati intossicati in casa
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Restano gravi i fidanzati intossicati in casa
Restano gravi i fidanzati intossicati in casa dal monossido di carbonio in un appartamento di via Lunardi. La donna, 31 anni è ricoverata all’ospedale di Grosseto, il suo compagno, di 33 anni, è ricoverato a Pisa, in prognosi riservata.
Sarebbero bastati ancora pochi minuti, sabato sera, in quel mini appartamento saturo di monossido di carbonio in via Lunardi, zona Sorgenti, e le speranze di salvare i due fidanzati di 31 e 33 anni rimasti intossicati sarebbero del tutto svanite. La giovane donna è ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’’ospedale di Grosseto, l’uomo all’ospedale Cisanello di Pisa. Per entrambi la prognosi è riservata.I medici che li stanno seguendo parlano di ‘condizioni critiche’. Decisive, per capire se saranno capaci di superare questa crisi e con quali conseguenze, saranno le prossime ore durante le quali sarà possibile accertare come i due organismi reagiranno alle cure. Domenica 4 febraio entrambi sono stati sottoposti a sedute di camera iperbarica per abbassare il livello di monossido di carbonio presente nell’organismo e molto probabilmente questa terapia verrò ripetuta. Sabato sera è stato il padre della ragazza, poco prima delle 20, a lanciare l’allarme. Inutile il tentativo di bussare alla porta dell’appartamento prima di chiamare aiuto.Pochi minuti dopo in via Lunardi sono arrivati i vigili del fuoco che hanno sfondato la porta d’ingresso e trovato una situazione drammatica davanti ai loro occhi: i due fidanzati a terra, svenuti, e vicino a loro, esanime, il loro cane. E’ iniziata così la corsa per cercare di salvare i due conviventi. L’uomo, nato in Portogallo ma domiciliato a Roma, ai primi soccorritori è sembrato quello con un quadro clinico più grave e per questo è stato immediatamente trasferito a Cisanello per essere sottoposto immediatamente al trattamento in camera iperbarica. La trentunenne, invece, che nonostante la gravità , appariva in condizioni meno critiche, è stata trasferita all’ospedale di Grosseto a bordo dell’elisoccorso Pegaso dove esiste un’altra camera iperbarica. Secondo la ricostruzione dei vigili del fuoco, a saturare l’appartamento sarebbero stati due bracieri trovati all’interno della casa. È molto probabile che il monossido abbia riempito lentamente l’appartamento già dal pomeriggio di sabato fino a quando entrambi, senza accorgesi di niente sono svenuti. Fino a quando il padre della ragazza non ha lanciato l’allarme facendo partire la macchina dei soccorsi. FABIO GIORGI