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Ius soli sparisce da calendario lavori Senato. Pd: mancano numeri


Ius soli sparisce da calendario lavori Senato. Pd: mancano numeri

Roma, 12 set Il ddl sullo ius soli sparisce dal calendario dei lavori dell’aula del Senato. La certificazione dello stop è giunta oggi al termine della conferenza dei capigruppo, deputata a stilare l’agenda dei lavori dell’assemblea, nel corso della quale il provvedimento non è stato riproposto dalla maggioranza, lasciandolo di fatto in un limbo procedurale. A spiegarlo è stato lo stesso presidente dei senatori Pd, Luigi Zanda, al termine della riunione: “Non ci sono i numeri per approvare la norma”. E a poco serve l’auspicio di poter modificare la situazione “nei prossimi giorni e settimane”, grazie ad un “lavoro politico” in tal senso. Troppo timido poi il suo ribadire: “Per noi la norma è una priorità, non abbiamo cambiato idea”. Ap per voce dei capigruppo di Camera e Senato, Lupi e Bianconi, ha rimarcato come il premier, ritenendo inopportuno porre la questione di fiducia sulla norma, abbia dato prova di “buon senso e responsabilità”, e che insistere nel dibattito avrebbe potuto comportare “alti rischi”. “Confermare l’approdo in Aula a settembre della legge sulla cittadinanza – ha spiegato la ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro – avrebbe potuto segnare negativamente le sorti di un provvedimento così importante, sul quale l’attenzione del Governo resta massima. Sarà importante lavorare nelle prossime settimane affinché si riesca non solo a calendarizzarlo alla prima occasione utile, ma si creino per allora le condizioni politiche per arrivare alla sua approvazione”. Sinistra italiana con Mdp ha insistito nella richiesta di inserire il ddl nel calendario dei lavori nell’ultima settimana di settembre, ma senza esito, visto che l’assemblea ha confermato votando le decisioni della capigruppo. La presidente dei senatori Si, de Petris aveva anche assicurato il voto dei suoi in una “fiducia di scopo”, ma inutilmente. E a nulla è valsa neppure la messa in guardia della capogruppo Mdp, Cecilia Guerra: “Il rinvio certifica l’affossamento della norma e offre un alibi a chi ha cambiato idea sul provvedimento”. Ad esultare è stata invece la Lega nord: “È una nostra vittoria!”, ha scandito il capogruppo Centinaio, che ha aggiunto: “Vigileremo comunque”. Roberto Calderoli ha rincarato: “Per lo ius soli la maggioranza non ci sarà mai: nè nel paese, nè in Parlamento”. “Ne prendiamo atto positivamente” è stato invece il compiaciuto commento di Maurizio Gasparri di Forza Italia.