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Il ristorante del sisma rischia di chiudere

Lo Stato deve 150mila euro al ‘ristorante del sisma’. Che rischia di chiudere
E’ sopravvissuto alle scosse sismiche del 30 ottobre, al maltempo e allo svuotamento della zona colpita dal terremoto, ma ora il ristorante Vecchio Molino di Casavecchia di Pieve Torina rischia di chiudere. Il motivo? Un credito di oltre 150mila euro in arretrati che i Vigili del Fuoco di Macerata non hanno ancora pagato.
Lo scorso novembre il Corpo ha stipulato una convenzione con il ristorante per dare da mangiare ai vigili del fuoco impegnati nelle attività nelle zone terremotate. “Ci devono in tutto sei mesi di arretrati, pari a 150mila euro, ma faccio appello affinché almeno rispettino la scadenza di mercoledì, secondo cui dovrebbero pagarci 2 mesi, equivalenti a oltre 50mila euro”, ha dichiarato all’Agi Serena Fronzi, titolare insieme alla sorella Silvia di quell’unico ristorante ancora aperto.
Senza quei soldi, il Vecchio Molino rischia di abbassare la saracinesca per sempre. “Abbiamo dovuto accendere un mutuo alla banca e ampliare il parcheggio per permettere ai vigili del fuoco di entrare con i loro mezzi. Abbiamo dovuto comprare un forno più grande perché il nostro era un ristorante piccolo. Cerco di prendere i prodotti che mi servono da persone della zona che mi stanno aspettando per il saldo, ma non posso andare oltre, anche loro lottano per sopravvivere. Anche loro sono in difficoltà. Senza parlare delle persone che lavorano con noi e che non riusciamo a pagare”.