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i Santi del giorno e la Lettura

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i Santi del giorno
SS. Marcellino (sac.) e Pietro (esorcista), martiri († 304), S. Felice da Nicosia, religioso O.F.M. Cap. (1715-1787)
La più antica notizia sul loro martirio è stata tramandata da S. Damaso I, (305-384) il quale attesta di averla appresa in gioventù dalla bocca dello stesso carnefice.
Secondo la testimonianza del papa, dunque, il giudice aveva ordinato che i due martiri fossero decapitati nel folto di una selva affinché i loro sepolcri restassero sconosciuti.
Condotti al luogo del supplizio essi si prepararono con le proprie mani la tomba, in cui i loro corpi rimasero ignorati finché la pia matrona Lucilla, venuta a conoscenza della cosa, si premurò di farli trasferire e di dare degna sepoltura a Roma sulla via Lubicana nel cimitero Ad Duas Lauros (ai due allori – probabilmente per la presenza di due alberi di alloro rinvenuti in questo sito).
È quanto attesta anche il Martirologio Romano il quale dice che Marcellino era presbitero e Pietro esorcista e li commemora il 2 giugno: il dies natalis è concordemente attestato da tutti i libri liturgici (Sacramentari) ed agiografici (martirologi storici).
Secondo l’autore del Liber Pontificalis, Costantino edificò in loro onore una basilica; il carme che S. Damaso I, aveva posto sul loro sepolcro fu distrutto dai Goti, ma il Pp Vigilio lo rifece inserendo i nomi dei due martiri anche nel Canone della Messa; allo stesso periodo deve attribuirsi il loro ricordo nella liturgia ambrosiana.
Là dove la moderna via Labicana incrocia via Merulana (la via che porta da S. Giovanni in Laterano a S. Maria Maggiore) sorge dal 1751 la basilica dei SS. Marcellino e Pietro, edificata su una base che sembra risalire alla seconda metà del secolo IV e in cui si trovava forse la dimora di uno dei due santi titolari.
La vicenda terrena del presbitero Marcellino e dell’esorcista Pietro venne ulteriormente arricchita di elementi più o meno leggendari da una Passione del VI sec..
Essa narra che Pietro e Marcellino vennero rinchiusi in una prigione sotto la sorveglianza di un certo Artemio, la cui figlia Paolina era posseduta dal demonio.
Pietro, esorcista, assicurò ad Artemio che, se lui e sua moglie Candida si fossero convertiti, Paolina sarebbe immediatamente guarita. Dopo qualche perplessità, la famigliola si convertì e di lì a poco fu pure chiamata a testimoniare Cristo col martirio: al 120 miglio della via Aurelia Artemio venne decapitato e Candida e Paolina vennero soffocate sotto un cumulo di pietre.


Letture del giorno Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 2,22-32.
Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore,
come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore;
e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d’Israele;
lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.
Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge,
lo prese tra le braccia e benedisse Dio:
«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».

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