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Finanzieri ‘visitano’ gli uffici di una notissima raffineria di Stagno e sequestrano alcuni documenti. Il blitz fa parte di un’ampia indagine, sviluppata in ben 13 regioni.


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Finanzieri ‘visitano’ gli uffici di una notissima raffineria di Stagno e sequestrano alcuni documenti. Il blitz fa parte di un’ampia indagine, sviluppata in ben 13 regioni.
In una notissima e grande raffineria di Stagno, frazione del comune di Collesalvetti, si sono presentati gli uomini della Guardia di Finanza. Il blitz delle Fiamme Azzurre è stato utile per sequestrare alcuni documenti. I finanzieri sono rimasti negli uffici per ore. Che cosa abbiano portato via non è chiaro, ma gli accertamenti effettuati a Livorno non sarebbero gli unici compiuti dai finanzieri. Fonti investigative confermano che il blitz avvenuto a Stagno fa parte di una indagine molto più ampia che si sta svolgendo in tutta Italia. E più precisamente sarebbe condotta dal gruppo del Comando provinciale di Roma, coordinato dalla procura capitolina, che sta procedendo al sequestro preventivo dei sistemi di misurazione di prodotti petroliferi installati in numerosi depositi e raffinerie in tredici regioni, tra le quali anche la Toscana. In tutto ci sarebbero 18 indagati. “Abbiamo costantemente fornito all’autorità giudiziaria la massima collaborazione, con l’intento di chiarire le ragioni a sostegno della correttezza del nostro operato e dell’estraneità alle presunte condotte illecite. Nell’ambito di questa vicenda, ci riteniamo parte offesa”. Così una nota del gruppo delle raffinerie, dopo che “il Tribunale ha disposto il sequestro preventivo dei misuratori di prodotti petroliferi situati nelle raffinerie e depositi della società in Italia”. Un provvedimento che si inserisce in attività di indagine che erano state avviate dalle Procure di Frosinone e di Prato nel 2010 e dalla Procura di Roma nel 2014. FABIO GIORGI