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Arrestati due giovani albanesi sorpresi in possesso di oltre 7 kg di mariuana


Arrestati due giovani albanesi sorpresi in possesso di oltre 7 kg di mariuana

Arrestati perchè sorpresi in possesso di oltre 7 kg di mariuana due giovani albanesi, che spacciavano nella zona di piazza XX Settembre.
Arrestati due giovani albanesi, di 30 e 21 anni, residenti a Livorno, sorpresi in possesso di oltre 7 kg di marijuana. All’arresto i carabinieri sono giunti a conclusione di una complessa attività d’indagine partita da un’indicazione riguardante uno straniero che trafficava droga nei pressi di piazza XX Settembre, trasportando lo stupefacente avvolto in sacchi per l’immondizia. I militari del Nucleo Investigativo di Livorno si sono messi subito al lavoro per identificare il finto trasportatore del pattume. Sono stati “scandagliati” tutti gli abitanti, di nazionalità albanese, della zona di piazza XX Settembre e delle vie limitrofe. Sono stati effettuati numerosi servizi di osservazione e pedinamenti, ed è stata avviata una vera e propria attività d’indagine fino a quando non è stato trovato il riscontro all’indicazione che ha avuto il suo epilogo. I carabinieri hanno seguito il sospettato, lo hanno visto entrare in un bar di via De Larderel, sino a quando si è incontrato con un giovane connazionale. I due dopo essersi scambiati poche parole uscivano dal bar e ciascuno a bordo della propria auto hanno percorso alcune strade, proprio adiacenti piazza XX Settembre. I militari non hanno avuto dubbi: le modalità dell’incontro erano fortemente sospette: hanno pertanto deciso di sottoporre a controllo le autovetture. Nonostante il tentativo di eludere il controllo il 21enne è stato bloccato e identificato. Sulla sua autovettura sono stati trovati, all’interno di un sacco nero, proprio come quello della spazzatura, circa 7,2 chilogrammi di marjiuana. Era evidente che la droga fosse destinata al connazionale. I due sono stati arrestati e condotti alle Sughere. Entrambi devono rispondere di traffico illecito di stupefacenti. La droga immessa sul mercato illecito avrebbe fruttato tra i 70 e gli 80mila euro. FABIO GIORGI