CRONACA

Bonomi e Landini sui contratti

Bonomi e Landini sui contratti
“Regole – ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi – che ci siamo dati all’interno del Patto della fabbrica del 2018 e alle quali mi richiamo. Quando si rispettano gli accordi, i contratti vengono firmati. Molto semplice. Anche quello delle telecomunicazioni siglato ieri va in questa direzione”.
Bonomi ha aggiunto: “Iniziamo da un’operazione verità: mediaticamente è stato detto che Confindustria e Bonomi non vogliono il rinnovo dei contratti. Da imprenditore sono abituato a parlare coi numeri. Degli oltre 18 milioni di lavoratori, quelli che hanno un contratto afferente al sistema Confindustria sono 5,5 milioni per 57 contratti. Di questi abbiamo 1,6 milioni che hanno un contratto rinnovato, metà dei quali rinnovato sotto la mia presidenza. Per esempio, quello della sanità privata fermo da 14 anni. Evidentemente non era una volontà mia personale. Anzi, mi ero preso un impegno alla fine di settembre e così è stato. Anche ieri è stato siglato il contratto delle telecomunicazioni fermo dal 31 dicembre 2014”.“Altri 2,5 milioni di lavoratori hanno un contratto scaduto meno da 12 mesi, che è fisiologico peraltro anche in una situazione pandemica come questa. E poi abbiamo un ulteriore 1,4 milioni di dipendenti che purtroppo hanno il contratto scaduto da oltre 12 mesi. In gran parte sono afferenti al contratto dei multiservizi, scaduto da 7 anni e il cui rinnovo è condizionato dalla firma anche di altre associazioni datoriali. La vacanza contrattuale media dei contratti di Confindustria è meno di 10 mesi. Questi sono i numeri. Possiamo lavorare, fare meglio”.
Landini a sua volta ha replicato: “C’è bisogno di confrontarsi e ascoltarsi e quando si hanno idee diverse bisogna provare a trovare le soluzioni”, ma “più che patti in questa fase vedrei contratti. E’ importante rinnovare i contratti”.
Landini rinnovare i contratti “potrebbe essere già quello un patto. Oggi è il momento di investire sul lavoro.E’ il lavoro delle persone che sconfiggerà il virus. In questi anni il lavoro è stato svalorizzato”. Il rinnovo dei contratti, “sia nel pubblico che nel privato, è un investimento sul lavoro – ha aggiunto – poi penso che il Paese abbia di fronte un’occasione importate: far ripartire gli investimenti pubblici. E’ un elemento decisivo e ne parleremo nei prossimi giorni con il Governo”.
Livorno, articolo pubblicato dalla redazione il 14 Novembre 2020

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