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elezioni amministrative Si vota in 25 capoluoghi di 13 regioni

Elezioni amministrative Si vota in 25 capoluoghi di 13 regioni
Alle urne 9,2 milioni di italiani. Vademecum per le comunali

Domenica 11 giugno anche l’Italia torna al voto. Si tratta di elezioni amministrative che interessano poco più di un migliaio di comuni di cui 25 capoluoghi. Nelle Regioni a statuto speciale, il giorno delle amministrative è stabilito dall’autorità regionale competente: in Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna la data coincide con quella fissata per le regioni a statuto ordinario (l’11 giugno), mentre Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige hanno votato il 7 maggio. Sono chiamati alle urne 9.208.639 italiani e gli aventi diritto al voto sono distribuiti in 10.852 sezioni: si vota per l’elezione diretta dei sindaci (l’elenco dei cadidati) e dei consigli comunali in 1.005 Comuni (l’elenco completo), dei quali 161 con più di 15mila abitanti.
elezioni amministrative Si vota in 25 capoluoghi di 13 regioni
PIEMONTE: Alessandria, Asti, Cuneo
LOMBARDIA: Como, Lodi, Monza
VENETO: Belluno, Padova, Verona
FRIULI-VENEZIA GIULIA: Gorizia
LIGURIA: Genova, La Spezia
EMILIA ROMAGNA: Parma, Piacenza
TOSCANA: Lucca, Pistoia
LAZIO: Frosinone, Rieti
ABRUZZO: L’Aquila
PUGLIA: Lecce, Taranto
CALABRIA: Catanzaro
SICILIA: Palermo, Trapani
SARDEGNA: Oristano.
Vademecum per il voto di domenica 11 giugno

QUANDO SI VOTA – La sola giornata di domenica 11 giugno dalle 7 alle 23 per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali.
QUANDO AI BALLOTTAGGI – Nelle Regioni a statuto ordinario e in Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia il turno di ballottaggio è previsto per domenica 25 giugno. Nei Comuni sino a 15mila abitanti in caso di parità di voti tra candidati alla carica di sindaco si procede al turno di ballottaggio tra i due che hanno ottenuto il maggior numero di voti. Nei Comuni con oltre 15mila abitanti si procede al ballottaggio se nessun candidato sindaco ha ottenuto la maggioranza assoluta: al ballottaggio sono ammessi i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti.
LE OPERAZIONI DI SCRUTINIO – Le operazioni di scrutinio inizieranno nella stessa giornata di domenica 11 giugno, subito dopo la chiusura dei seggi e l’accertamento del numero dei votanti.
LA TESSERA ELETTORALE – La tessera elettorale si rinnova presso gli uffici elettorali del Comune di residenza; il Viminale raccomanda agli elettori che hanno necessità di rinnovarla di presentarsi per tempo presso tali uffici, che resteranno aperti dalle 9 alle 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto. Come documento di identità valgono la carta d’identità o altro documento munito di fotografia, rilasciato dalla pubblica amministrazione, o la tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purchè munita di foto.
I VOTI DI PREFERENZA – La preferenza si esprime scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata. Le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione dei Comuni. Nei Comuni fino a 15mila abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco. Nei Comuni con più di 15mila abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco; tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco; esprimere il voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata.