VINITALY: UNA DONNA SU QUATTRO GUIDA IMPRESE VINICOLE
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VINITALY: UNA DONNA SU QUATTRO GUIDA IMPRESE VINICOLE
Ricerca di Spot and Web sul vino al femminile. Ferrari e Ornellaia i brand preferiti
Ormai le donne hanno conquistato il mondo del vino. Le troviamo tra i sommelier, si affermano come winemaker ma si distinguono anche tra produttrici, enotecarie, ristoratrici, agronome, responsabili della qualità delle uve, viticoltrici, brand ambassador, guide enoturistiche, cantiniere e responsabili d’accoglienza nelle grandi cantine. Il mondo del vino sta quindi diventando sempre più “rosaâ€, considerando che ad oggi, secondo l’associazione ‘Donne del Vino’, più di un quarto delle 73.700 imprese italiane vinicole è guidato da donne (oltre 19.500).
In occasione del Vinitaly 2018, Il noto portale di adv e marketing Spot and Web (http://www.spotandweb.it/news/812657/vinitaly-sondaggio-ferrari-ornellaia-piu-amati-dalle-donne.html) ha interrogato 500 donne sul consumo del vino e, alla domanda “Come dev’essere il vino ideale di una donna?â€, si scopre un trend che è andato affermandosi negli ultimi anni: c’è un sostanziale equilibrio tra bianchi (33%) e rossi (31%), non disdegnando naturalmente gli spumanti (26%), i passiti (18%) e nuove correnti come i biologici (12%) e gli “orange†(7%). Tutto ciò conferma dunque quanto sia cresciuta la competenza enologica delle donne nonché la loro voglia di sperimentare e scoprire nuovi vitigni, così come la loro passione per il bere bene.
Quando lo consumano? Il momento più “in†è per una cena al lume di candela, quindi con un’occasione speciale a cui brindare, meglio se con un calice di buon vino rosso (37%); quasi sempre durante i pasti, un bicchiere di vino ci vuole (35%); per un aperitivo, magari alla luce del tramonto, è scelto dal 31% delle intervistate mentre nei momenti d’intimità col partner il 28% trova molto “gustoso†anticipare momenti di passione con del buon vino. Il 25% non può rinunciarvi durante un cocktail o una cena con le migliori amiche, mentre il 22% preferisce gustarselo (soprattutto il rosso…) davanti al camino nelle fredde serate d’inverno. In vacanza, sulla spiaggia, è un’ottima occasione per il 20% ma c’è anche chi ama sorseggiare il nettare di Bacco mentre legge un romanzo (17%) oppure durante la visione di un bel film (15%). Il vino è buon compagno anche quando si sta davanti al pc x controllare mail o navigare su internet (13%).
Infine, ecco di seguito i 10 brand più amati dalle donne:
Trento DOC “Giulio Ferrari Riserva del Fondatore†di Ferrari (21%): lo spumante più famoso di tutti, le migliori bollicine italiane nel mondo
Ornellaia (19%): a conferma che oramai le donne non bevono solo bianchi “faciliâ€, ma anche grandi rossi prestigiosi come il famoso brand di Bolgheri;
Barolo Sperss di Gaja (17%): il barolo x antonomasia, a dimostrazione che le donne se ne intendono;
Valdobbiadene Prosecco Superiore di Cartizze Brut La Rivetta di Villa Sandi (15%): uno spumante di decisa fragranza, vero e proprio riferimento per tutta la denominazione;
Chianti Classico Gran Selezione “Castello di Brolio†di Barone Ricasoli (12%): un altro rosso dalla cantina Barone Ricasoli, il cui antenato Bettino nel 1860 codificò la formula magica che diede vita al Chianti;
Soave Classico “La Rocca†di Pieropan (9%): vino bianco dai riflessi dorati vellutato e in perfetto equilibrio tra sensazioni fruttate e acidità ;
Ben Ryé di Donnafugata (7%): il pluripremiato Passito di Pantelleria, tanto amato per chiudere cene con le amiche, ottimo soprattutto con dolci di ricotta e pasticceria siciliana;
Cor Römigberg di Alois Lageder (5%): un rosso cabernet sauvignon biologico e intenso che racconta con poesia le proprie origini;
Verdicchio Castelli di Jesi di Villa Bucci Riserva (3%): un bianco con caratteristiche da “rossoâ€, a dimostrazione che le donne se ne intendono sempre di più e sono sempre più esigenti in fatto di vini;
Venezia Giulia Ribolla Gialla “Anfora†di Josko Gravner (2%): un vino mitico vinificato in anfore di terracotta, figlio di Josko Gravner, l’inventore dei cosiddetti “orange wineâ€, a dimostrazione della curiosità e della voglia di sperimentazione che le donne hanno anche nel settore del vino.
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