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Blitz dei militari Dopo aver ordinato la droga, trova lo spacciatore con i carabinieri

Dopo aver ordinato la droga, trova lo spacciatore con i carabinieri. Il blitz dei militari compiuto in uno stabile in zona piazza della Repubblica, consente di arrestare un ventenne marocchino, ora ai domiciliari. Fra le tante curiosità della vicenda, anche un memoriale trovato scritto in arabo con gli ordini.

Per un’ora i carabinieri lo hanno aspettato per davanti alla sua stanza chiusa, all’ultimo piano di un appartamento nella zona di piazza della Repubblica. Un appartamento che il giovane spacciatore divide divide con altri inquilini. Poi quando il ventenne marocchino è arrivato a casa e ha aperto la porta, i militari hanno scoperto il suo “tesoro”: un etto di hashish, una bilancia elettronica, 150 euro in contanti e diversi telefonini. I dubbi dei carabinieri su quale fosse l’uso che il nordafricano voleva fare della droga, sono stati fugati pochi minuti dopo quando su uno dei telefoni del giovane è arrivato il messaggio di uno dei clienti. Sul messaggio c’era scritto ‘Ci sei?’. La risposta l’hanno però composta i militari invitando l’autore del messaggio a casa. Poco dopo lo stesso si è presentato chiedendo 20 euro di hashish. Per lui è scattata la segnalazione alla Prefettura come assuntore, mentre il ventenne è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio e su disposizione del magistrato di turno, la dottoressa Fiorenza Mararra, lasciato ai domiciliari. Quella dell’sms dell’acquirente mentre lo spacciatore è con i carabinieri, non è l’unica curiosità dell’operazione conclusa dai militari della stazione Centro. A dare il via all’accertamento, infatti, sono state le denunce presentate da alcuni condomini nelle ultime settimane, stanchi di vedere un via vai di persone che entravano, salivano fino all’ultimo piano e poi uscivano pochi minuti dopo. Dagli accertamenti effettuati dagli investigatori, è però emerso che sì alcuni vicini erano stanchi dello spaccio da parte del ventenne, ma c’era qualcuno che non disdegnava la possibilità di acquistare hashish limitandosi a fare qualche rampa di scale. Inoltre tra gli oggetti sequestrati e finiti agli atti dell’indagine, quello che ha destato maggiore interesse tra gli investigatori è stato un manoscritto in lingua araba consegnato dal ventenne durante la perquisizione. Tradotto da un interprete è venuto fuori che il giovane appuntava all’interno di questo diario buona parte della sua attività quotidiana. E in uno degli appunti ha scritto di aver acquistato mezzo chilo di hashish, di cui l’etto trovato nella sua camera poteva essere la quantità rimanente. Come spiegano i militari, lo straniero inoltre era in possesso di un telefono cellulare, rubato alcuni giorni fa ad una trentenne livornese che aveva fatto denuncia di furto sabato scorso all’ufficio della Polmare. FABIO GIORGI