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Sabato il Livorno ritrova lo stadio e l’avversario contro cui, 13 anni fa, festeggiò la ‘storica’ promozione in A

Sabato il Livorno ritrova lo stadio e l’avversario contro cui, 13 anni fa, festeggiò la ‘storica’ promozione in A
E pensare che nel 2004, vincendo al ‘Garilli’, contro il Piacenza, il Livorno festeggiò, dopo un’attesa infinita, la promozione in A. La partita di questo sabato (ore 14,30) degli amaranto si giocherà contro lo stesso avversario e nello stesso teatro. Le analogie tra quell’incontro giocato 13 anni fa e quello in programma tra poche ore finiscono qua. Il quadro, per il calcio labronico, in questi anni – nonostante i sei campionati giocati nella massima serie – è decisamente cambiato. In peggio. Il problema è che, nonostante i buoni risultati ottenuti sul campo (con tanto di partecipazione alle Coppe Europee), non sono state costruite strutture per guardare al domani con fiducia ed ottimismo. Il presidente Spinelli è intenzionato a ridurre al minimo le spese di gestione. E, senza investimenti, il rischio di rimanere per decenni lontano dal calcio che conta (con uno stadio che cade letteralmente a pezzi) è concreto. La partita di Piacenza, valida per la terz’ultima giornata della regular season di Lega Pro, è importante per far ritrovare il ritmo partita a giocatori a lungo fuori per infortunio (Lambrughi, Vantaggiato e Giandonato su tutti) e per gettare le basi per una seconda fase stagionale (i playoff) sugli scudi. La posta in palio, al ‘Garilli’, non è, per gli amaranto, pesantissima: a questo punto, in vista della post-season, chiudere al terzo, quarto o quinto posto cambia ben poco. FABIO GIORGI