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Madonna di Montenero, patrona di Toscana, festa per l’anniversario

Madonna di Montenero, patrona di Toscana, festa per l’anniversario
Proviamo a guardare a Maria con la sua capacità di stare accanto; come la donna che di Dio diceva che “ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili”. E’ lo sguardo e la speranza di una donna del popolo che sapeva amare e dire no alle ingiustizie. Tutto si ravviva e acquisisce un altro spessore quando la storia, insieme a quanto dicono i Vangeli, ci aiutano ad avvicinarci a un santuario. Sono passati 70 anni da quando Papa Pio XII, il 15 maggio del 1947, dichiarò la Madonna di Montenero patrona della Toscana.
Da allora le diocesi toscane si recano ogni anno a turno in pellegrinaggio al santuario, donando l’olio che giorno e notte alimenta la lampada posta davanti all’immagine di Maria. L’olio per la lampada del santuario è stato offerto quest’anno dalla diocesi di Pescia a nome di tutto il popolo toscano. Le celebrazioni sono state guidate lunedì 15 maggio dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e presidente della Conferenza episcopale toscana, che ha rilevato come l’atteggiamento devozionale “non può ridursi a un tradizionale segno che avviene una sola volta l’anno”, ma deve tradursi in un consapevole e quotidiano vivere nella realtà, “con uno sguardo sempre attento ai bisogni dell’uomo contemporaneo che ci è accanto”, andando verso le “periferie”, per usare un’immagine cara a Papa Francesco, cioè indirizzando “tutto se stessi verso l’umanità ferita dell’altro”.
Montenero, collocato su una collina che domina il mare e il porto di Livorno, è tra i luoghi della Toscana di maggior fama dovuta particolarmente al suo celebre Santuario dedicato alla Madonna delle Grazie.
Le origini del Santuario risalgono al 15 maggio 1345, festa di Pentecoste, quando, secondo la tradizione, un povero pastore storpio trovò l’immagine miracolosa della Vergine Maria e seguendo un’intuizione interiore la portò sul colle di Montenero, luogo già conosciuto come rifugio di briganti e per questo considerato oscuro, tenebroso… il “monte del diavolo”.
Al di là delle molte leggende che circondano la storia del ritrovamento dell’immagine della Madonna, che la critica attribuisce invece ad un certo Iacopo di Michele detto Gera, sembra che tale immagine sia comparsa a Montenero in seguito a una rinascita di fervore religioso, intorno al 1341.
Proprio in questo anno gli abitanti di Livorno, allora poco più di un villaggio di pescatori, avrebbero organizzato un culto autonomo di immagini sacre, dipinte di recente, osteggiato però dalle autorità ecclesiastiche che intimarono la cessazione del culto e la sparizione delle relative immagini.